Dr.ssa E. Viora
Incompatibilitร fra il gruppo sanguigno materno e quello del feto.
Con questo termine si comprendono tutte le conseguenze della incompatibilitร fra il gruppo sanguigno della madre e quello del feto. La gran parte di questa patologia รจ dovuta alla incompatibilitร del fattore Rh.
In genere ฤพ85% degli individui รจ Rh positivo (cioรจ ha il fattore Rh) e il 15% รจ Rh negativo (cioรจ non ha il fattore Rh sulla superficie dei globuli rossi).
ฤฝincompatibilitร fra madre e feto si verifica solo quando la mamma รจ Rh negativa ed il bambino รจ Rh positivo. Un bambino Rh positivo puรฒ nascere solo se almeno uno dei genitori รจ Rh positivo, ne consegue che sono a rischio solo le gravidanze in cui la mamma รจ Rh negativa ed il padre รจ Rh positivo. In questi casi possono verificarsi dei problemi al bambino in quanto la madre produce degli anticorpi che vanno a distruggere i globuli rossi del feto, se questo รจ Rh positivo.
Non sempre il bambino รจ Rh positivo e questo dipende dalla costituzione genetica del padre:
se il padre รจ omozigote per il fattore Rh, cioรจ tutti e due i suoi cromosomi contengono il fattore Rh, possono nascere solo figli Rh positivi (e quindi tutte le gravidanze sono a rischio)
se il padre รจ eterozigote per il fattore Rh, cioรจ ha su un cromosoma il fattore Rh e sulฤพaltro non รจ presente, il 50% dei figli sarร Rh positivo ed il 50% sarร Rh negativo.
ร possibile prevenire questa malattia facendo la profilassi dopo ogni aborto/parto o evento a rischio (gravidanza extrauterina, amniocentesi, prelievo di villi coriali ecc.) ed a 28 settimane di gravidanza a tutte le donne RH negative e comunque a 28 settimane.
In effetti dal 1978 in poi questa malattia รจ diventata sempre piรน rara proprio perchรฉ รจ stata fatta a tutte le donne (durante la gravidanza e dopo il parto/aborto) questa profilassi: si tratta di una iniezione intramuscolare che contiene degli anticorpi contro il fattore Rh. In questo modo vengono distrutti gli eventuali globuli rossi fetali che si trovano nel sangue materno e si evita la produzione da parte della madre di anticorpi che verrebbero poi prodotti per tutto il resto della vita.
Se questa profilassi non viene attuata o non funziona (sono descritti rari casi di alloimmunizzazione verso altri fattori come il Kell ecc.), quasi sempre durante la prima gravidanza non succede nulla, ma durante il parto (o ฤพaborto) puรฒ esserci un passaggio di globuli rossi del bambino alla madre ed in questo modo la madre inizia a produrre anticorpi anti- fattore Rh (meglio anti-D). Alla seconda gravidanza, questi anticorpi sono presenti in piccola quantitร nel sangue materno ed in genere non provocano danni gravi al bambino, ma giร vi possono essere dei problemi.
Alla terza gravidanza gli anticorpi sono presenti in maggiore quantitร e possono provocare danni molto gravi fino alla morte del feto in utero.
La gravitร dei danni fetali peggiora con ฤพaumentare del numero di gravidanze.
I danni fetali dipendono dagli anticorpi anti-D che, dopo essere stati prodotti dalla madre, passano nel circolo fetale e distruggono i globuli rossi del feto provocando anemia fetale che puรฒ essere di gravitร diversa con conseguenze graduali che vanno (come nelฤพadulto) dal pallore con ittero fino alla morte.
Nei casi in cui si verifica una alloimmunizzazione durante la gravidanza รจ possibile seguire attentamente il feto in modo da cogliere i primi segni di sofferenza ed evitare le conseguenze piรน gravi.
Il monitoraggio delle condizioni fetali viene effettuato sia mediante la ricerca ed il dosaggio degli anticorpi nel sangue materno (test di Coombs) sia mediante esami ecografici particolari che ricercano i segni di anemia fetale.
In caso di sospetta anemia fetale, รจ possibile:
- anticipare il parto, se ฤพepoca di gravidanza รจ abbastanza avanzata, ed il neonato verrร poi curato dopo la nascita
- effettuare una trasfusione di sangue al feto, in modo da migliorare le condizioni del feto e permettergli di arrivare ad un epoca di gravidanza piรน avanzata in cui sia possibile espletare il parto
ร estremamente importante che tutte le donne Rh negative vengano seguite attentamente durante la gravidanza (sia che termini con il parto che con ฤพaborto) per evitare possibili danni al bambino nelle gravidanze successive.