Esami diagnostici della spalla

Scaletta diagnostica per il rilevamento di situazioni patologiche delľarticolazione della spalla.
Dr. Guido Cerrato

Quando il dolore alla spalla diventa insopportabile, il Medico a cui il Paziente si rivolge, in genere, tenta di risolvere il problema con antinfiammatori locali o generali, ma, sovente, le terapie sono inutili. Gli esami a disposizione per una diagnosi sono molti e diversi, più o meno complessi e costosi e differenti sono anche i risultati ottenuti, è quindi opportuno stabilire una “scaletta diagnostica” al fine di evitare indagini inutili.

Di norma il primo esame richiesto sia per una spalla “medica” che traumatica è la radiografia standard eseguita in varie proiezioni e posizioni del braccio (anche comparativamente), a seconda del dubbio diagnostico. Ľesame ci fornirà informazioni ottimali per quanto concerne fratture o lussazioni o nella evidenziazione di alterazioni ossee o calcificazioni delle parti molli periarticolari, in particolare potrà evidenziare sclerosi ossee, osteofiti ed eventuali patologie congenite (os acromiale). Sarà possibile la valutazione dello spazio sottoacromiale.
Nella spalla instabile dimostrerà le alterazioni ossee associate.

Un complemento della radiografia tradizionale è dato dalla artrografia con doppio contrasto (esame più lungo, complesso, leggermente invasivo e operatore-dipendente). È possibile opacizzare la capsula articolare e i suoi recessi di cui saranno valutate le pareti e gli eventuali spandimenti di mezzo di contrasto, espressione di pregresse lesioni.
Sono evidenziabili osteofiti, calcificazioni delle parti molli e rotture totali della cuffia e parziali, limitate alla parte di essa che comunica col cavo articolare.

In caso di mancata opacizzazione si potrà porre diagnosi di capsulite adesiva e, a volte, provocare una ridistensione della capsula stessa con effetti terapeutici. Sono visibili eventuali corpi mobili endoarticolari.
In caso di rotture della cuffia fornisce informazioni precise sulla sede di lesione e sulla loro ampiezza. Nella spalla instabile evidenzia le alterazioni secondarie della capsula. Anche nel caso di patologie del capo lungo del bicipite fornirà informazioni sulle sue lesioni, lussazioni o infiammazioni.

La TAC o artroTAC trova scarso impiego nella spalla dolorosa in quanto ľesame senza mezzo di contrasto è inficiato dalla presenza di artefatti provocati dalle strutture ossee e valuta con difficoltà strutture articolari disposte nello spazio parallelamente al piano di scansione. Nella spalla traumatica ľuso del mezzo di contrasto valuterà le strutture ossee i rapporti articolari e le eventuali rime di frattura di cui sarà possibile seguire gli esiti riparativi. Anche le calcificazioni nelle parti molli saranno evidenziate. Buoni esiti delľesame si avranno nella instabilità di spalla. Scarsi risultati potrà fornire in caso di rottura della cuffia dei rotatori limitandosi ad evidenziare spandimenti del mezzo di contrasto nello spazio sottoacromiale.

La Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) è senza dubbio ľesame più completo attualmente a disposizione.
Rispetto alle altre procedure diagnostiche offre i seguenti vantaggi:
• evidenzia al meglio le parti molli muscolo ligamentose con un approccio tridimensionale;
• non impiega mezzi di contrasto potenzialmente dannosi;
• non espone a radiazioni;
• ha un risoluzione maggiore.

A questi vantaggi corrispondono alcuni lati relativamente negativi:
• ľesame è discretamente costoso e di relativamente lunga esecuzione;
• le apparecchiature sono ancora poco diffuse e le liste di attesa sono assai lunghe;
• è operatore-dipendente;
• richiede bobine dedicate alľesame;
• può fornire alcune false immagini.

Un’altra indagine impiegata nello studio della spalla è ľartroscopia, impiegata per meglio definire i dati rilevati con le altre metodiche e anche con fini terapeutici. È ovviamente ľesame più complesso, invasivo, operatore dipendente, costoso, eventualmente usato alla fine del normale iter diagnostico. Trova indicazioni nella spalla dolorosa e in quella instabile.
Altro esame utile nella diagnosi dei danni alla spalla è ľecografia, di cui si parlerà diffusamente in un articolo a sé.

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Dr.
Guido Cerrato
Specializzazione in Chirurgia Generale

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