L’ecografia mammaria è un esame diagnostico non invasivo per la rilevazione di immagini del seno e la valutazione del tessuto mammario. L’ecografia utilizza ultrasuoni (onde sonore ad alta frequenza), per generare immagini in tempo reale, a differenza della mammografia, che invece utilizza raggi X.
L’ecografia mammaria è utilizzata sempre come esame integrativo alla mammografia, al di sopra dei 40 anni, mentre è l’esame di scelta al di sotto dei 40 anni, o, al di sopra, in caso di mastoplastica ricostruttiva bilaterale, ed è particolarmente efficace in presenza di mammelle dense.
Durante l’esecuzione dell’esame, il medico Radiologo utilizza una sonda che emette ultrasuoni a bassa frequenza e ad alta intensità. Le onde sonore, rimbalzando sui tessuti e sugli organi interni, emettono diverse tipologie di eco formando in questo modo l’immagine digitale della mammella. Sulla pelle del paziente viene spalmato un gel, per favorire la propagazione del segnale ultrasonoro e agevolare l’accoppiamento tra la sonda e la cute. Il paziente rimane in posizione supina per tutta la durata dell’esame, che di solito è di 10-15 minuti.
Le immagini ecografiche vengono interpretate dal medico radiologo in tempo reale, durante l’acquisizione delle immagini diagnostiche, a differenza della mammografia, dove l’interpretazione è successiva all’acquisizione delle immagini.
L’ecografia viene eseguita ad integrazione della mammografia sia come esame di controllo nelle mammelle dense, per aumentare l’accuratezza diagnostica, che in presenza di sintomi segnalati dalla paziente o di reperti dubbi o sospetti emersi nei mammogrammi.
È importante ribadire che l’ecografia mammaria non è un’indagine di screening – se si eccettuano le donne ad alto rischio, attestato da consulenza genetica – ma viene utilizzata nelle seguenti situazioni (ACR 2021):
- valutazione e caratterizzazione di masse palpabili o di altri sintomi/segni a livello mammario
- valutazione di anomalie emerse in altre indagini strumentali (mammografia/RM/TC)
- indagine di primo livello in pazienti con nodo clinico, di età inferiore ai 30 anni, non ad alto rischio
- valutazione pazienti in gravidanza
- valutazione protesi mammarie, sia estetiche che ricostruttive
- guida per biopsie mammarie