L’elastosonografia shear wave si basa sul presupposto che i processi patologici modificano le caratteristiche fisiche dei tessuti e quindi la loro elasticità : il tessuto malato è solitamente meno elastico rispetto al tessuto sano. Importanti lavori scientifici hanno dimostrato grandi potenzialità di questa applicazione nello studio del materiale epatico, per affiancare e in prospettiva sostituire le metodiche attuali.
Per offrire un’idea delle sue innovative potenzialità , si pensi che l’elastosonografia consente di esplorare una maggior quantità di tessuto epatico (oltre 200 volte) rispetto al Fibroscan, prima macchina comparsa sul mercato ecografico. Altri vantaggi sono la sua ripetibilità , l’elevata accuratezza diagnostica, la non invasività e costi contenuti di applicazione rispetto ad altre metodiche.