Lโecografia 3D non ha alcuna utilitร per lโidentificazione di eventuali patologie del feto. Contrariamente a quello che ci si aspettava quando sono stati messi in commercio i primi ecografi 3D, questa metodica non ha dimostrato di essere applicabile nella pratica clinica come esame di screening nรฉ di migliorare le capacitร diagnostiche dellโecografia bidimensionale.
La valutazione dellโanatomia fetale puรฒ e deve essere fatta con lโecografia bidimensionale che permette di ottenere delle sezioni adeguate, seppure meno belle, del corpo del feto e quindi di vari organi (cervello, reni, cuore, arti ecc).
Puรฒ essere utile in situazioni particolari per la valutazione di alcune malformazioni fetali giร diagnosticate con lโecografia bidimensionale oppure per chiarire alcuni quadri sospetti.ร utilizzata a scopo โludicoโ per visualizzare la faccia del feto ma non fornisce informazioni aggiuntive rispetto allโecografia โnormaleโ cioรจ bidimensionale.
Va segnalato che per avere una buona immagine tridimensionale รจ indispensabile che il feto sia messo nella posizione adatta, che vi sia sufficiente quantitร di liquido amniotico fra il feto e la parete uterina, che non vi siano anse del cordone ombelicale davanti alla faccia ecc.ย per cui spesso le immagini ottenute sono deludenti rispetto alle aspettative della coppia che pensa di vedere davvero il loro figlio.
Alcune donne, inoltre, non gradiscono vedere tale immagine.